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| Fisica del Fotovoltaico |
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La radiazione solare
La radiazione solare è l’energia elettromagnetica emessa dai processi di fusione dell’idrogeno (in atomi di elio) contenuto nel sole. L’energia solare che in un anno, attraverso l’atmosfera, giunge sulla terra è solo circa 1/3 dell’energia totale intercettata dalla terra al di fuori dell’atmosfera e di essa il 70% cade sui mari. Tuttavia la rimanente energia (1,5 x 1017 kWh) che in un anno cade sulle terre emerse è pari ad alcune migliaia di volte il consumo totale energetico mondiale attuale. L’irraggiamento (flusso solare o densità di potenza della radiazione solare) raccolto fuori dall’atmosfera su una superficie perpendicolare ai raggi solari è detta costante solare ed è pari a 1353 W/m2, variabile durante l’anno del ± 3% a causa dell’ellitticità dell’orbita terrestre. Nella figura seguente si riporta l’andamento dell’irraggiamento, rilevato al di fuori dell’atmosfera, durante un anno: Il valore massimo misurato sulla superficie terrestre invece è di circa 1000 W/m2, in condizioni ottimali di sole a mezzogiorno e giornata estiva serena. La radiazione solare che raggiunge la superficie terrestre si distingue in diretta e diffusa. Mentre la radiazione diretta colpisce una qualsiasi superficie con un unico e ben preciso angolo di incidenza, quella diffusa incide su tale superficie con vari angoli. Occorre ricordare che quando la radiazione diretta non può colpire una superficie a causa della presenza di un ostacolo, l’area ombreggiata non si trova completamente oscurata grazie al contributo della radiazione diffusa. Questa osservazione ha rilevanza tecnica specie per i dispositivi fotovoltaici che possono operare anche in presenza di sola radiazione diffusa (moduli CIS). Una superficie inclinata può ricevere, inoltre, la radiazione riflessa dal terreno o da specchi d’acqua o da altre superfici orizzontali, tale contributo è chiamato albedo. Le proporzioni di radiazione diretta, diffusa ed albedo ricevuta da una superficie dipendono:
Al variare della località, inoltre, varia il rapporto fra la radiazione diffusa e quella totale e poiché all’aumentare dell’inclinazione della superficie di captazione diminuisce la componente diffusa e aumenta la componente riflessa, l’inclinazione che consente di massimizzare l’energia raccolta può essere differente da località a località. La posizione ottimale, in pratica, si ha quando la superficie è orientata a sud con angolo di inclinazione pari alla latitudine del sito: l’orientamento a sud infatti massimizza la radiazione solare captata ricevuta nella giornata e l’inclinazione pari alla latitudine rende minime, durante l’anno, le variazioni di energia solare captate dovute alla oscillazione di ± 23.5° della direzione dei raggi solari rispetto alla perpendicolare alla superficie di raccolta. Se chiamiamo ID la radiazione diretta, IS quella diffusa ed R l’albedo, allora si ha che la radiazione solare totale che incide su una superficie è: IT = ID + IS + R L'effetto Fotovoltaico La conversione diretta dell’energia solare in energia elettrica utilizza il fenomeno fisico dell’interazione della radiazione luminosa con gli elettroni nei materiali semiconduttori, denominato effetto fotovoltaico. Questo fenomeno viene usualmente utilizzato nella produzione elettrica nelle celle fotovoltaiche. Il meccanismo di funzionamento si basa sull'utilizzo di materiali semiconduttori. Infatti, nel caso di materiali isolanti, il band gap, cioè l’energia minima richiesta per rompere un legame del reticolo cristallino, risulta troppo elevato per poter essere eguagliato dall'energia del fotone incidente, mentre per i materiali conduttori l'energia del band gap è piccolissima, quindi a temperatura ambiente c'è una continua creazione e distruzione di coppie elettrone-lacuna e l'energia necessaria alla creazione viene fornita direttamente dalle fluttuazioni termiche.
(fonti: Wikipedia, Dossier Solare Fotovoltaico, porgetto Res e Rue Dissemination - ACCOMANDITA)
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