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| Efficienza e Consumi della Pompa di Calore |
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L’efficienza di una pompa di calore, nel funzionamento a freddo è misurata dall’Indice di Efficienza Elettrica EER (Energy Efficiency Ratio), mentre nel funzionamento a caldo è misurata dal Coefficiente di Resa COP (Coefficient Of Performance) che è il rapporto tra l’energia prodotta (calore ceduto all’ambiente da riscaldare) e l’energia elettrica consumata per far funzionare la macchina. Sia l’EER che il COP sono mediamente prossimi al valore 3. Questo significa che per un kWh di energia elettrica consumato, la pompa di calore cederà 3kWh d’energia termica all’ambiente da riscaldare; uno di questi è fornito dall’energia elettrica consumata e gli altri due sono prelevati dall’ambiente esterno. Tenendo conto che l’energia prelevata dall’ambiente esterno è gratuita, e che l’energia elettrica è prodotta, mediamente, con un rendimento del 36%, possiamo dire che il rendimento complessivo della pompa di calore è di circa il 110%. Questo valore è sensibilmente più alto dei migliori impianti a caldaia tradizionale che hanno rendimenti intorno al 90%. L’EER e il COP saranno tanto maggiori quanto minore è la differenza di temperatura tra l’ambiente da riscaldare e la sorgente di calore. Essi hanno valori prossimi a 3 quando viene utilizzata aria esterna a temperature non inferiori ai 7°C. Al di sotto dei 2°C le prestazioni della pompa di calore decadono significativamente.
Quando decidiamo di climatizzare il nostro appartamento dobbiamo tener conto dei consumi degli apparecchi e fare in modo di avere la potenza elettrica di cui necessitano. In molte abitazioni la potenza elettrica disponibile è di circa 3kW. Mediamente per condizionare una camera da letto occorre un apparecchio di circa 0,9kW di potenza. Se vogliamo raffrescare due ambienti il consumo salirà al doppio: circa 1,8kW. Rimane quindi ancora potenza per l’asciuga capelli, il forno, il ferro da stiro, ecc. Ma se se ne vuole installare un terzo, il contatore scatterà continuamente e bisognerà provvedere a far aumentare la potenza elettrica disponibile nella nostra abitazione fino a 4,5kW o più. Il condizionatore con tecnologia inverter limita in parte questo problema. All’inizio assorbe anch’esso i 0,9kW ma poi una volta raggiunta la temperatura riesce a mantenerla riducendo la potenza del motore a valori molto inferiori. L’acquisto di un condizionatore di classe energetica alta, comporta sì una maggiore spesa iniziale, ma anche in un risparmio sulla bolletta elettrica e una riduzione delle emissioni di CO2.
(fonti: ENEA - op. n 25 - i condizionatori dell'aria:raffrescatori e pompe di calore) ( 9 Votes )
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