A seguito della sentenza del Consiglio di Stato che accogliendo il ricorso dell'Anev, ha sospeso il corrispettivo di connessione per la prenotazione della capacità di rete, L'Autorità ha emanato la Deliberazione 226/2012/R/EEL, "Disposizioni urgenti in materia di prenotazione della capacità di rete, a seguito delle ordinanze 16 maggio 2012, nn. 1879, 1880, 1881, 1906, 1907, 1909, 1911, 1912, 1913, 1914, 1915, 1916 e 24 maggio 2012, nn. da 2004 a 2019, del Consiglio di Stato". La Deliberazione stabilisce che la prenotazione definitiva della capacità di rete avvenga solo al termine del procedimento autorizzativo. Il preventivo accettato per potenze superiori a 20kwp, avrà una validità temporanea di durata variabile a seconda della tensione di connessione. La connessione in media tensione ad esempio avrà una validità di 180 giorni. Ciò si applica anche alle richieste pervenute prima di di questa delibera. Se, ora viene il bello!, il procedimento autorizzativo dovesse dilungarsi oltre il periodo di validità temporanea della soluzione tecnica di connessione, il gestore potrà formulare un'ulteriore soluzione tecnica che tenga conto dell'avanzamento dei procedimenti autorizzativi eventualmente presenti nella zona. Si afferma inoltre che la soluzione tecnica definitiva, se tecnicamente fattibile, si avrà solo dopo l'ottenimento del pertinente titolo autorizzativo. Quindi se per qualche motivo il procedimento si dovesse incagliare, a me come progettista di un campo fotovoltaico è successo che fra la presentazione della richiesta di AU e l'istruzione del procedimento sono passati 14 dico quattordici mesi, si potrà scoprire che la nuova soluzione tecnica prevederà che so: 15 km di linea interrata fino alla cabina o la realizzazione di una dorsale da parte di Terna per la quale se tutto va bene saranno necessari due anni. Con buona pace della fattibilità dell'impianto e del rispetto per chi lavora. Complimenti
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Commenti
L'Autorità per l'Energia dovrebbe invece tutelare gli interessi di tutti gli interessati con delle norme che contengano regole stabili, di largo respiro e quanto più obiettive.
Francamente a questo punto credo che questo non succeda.
Di fatto per cercare di trovare soluzione al problema dell'occupazione virtuale delle reti prima si è passati da una soluzione che creava una soglia economica di ingresso ( trombata dal Consiglio di Stato) a questa, più subdola, che porta incertezze in un punto fondamentale nello sviluppo dell'impianto, cioà la possibilità di allacciare l'impianto in un punto certo e con una soluzione tecnica certa.
Una scelta poco razionale anzi direi emotiva dell'AEEG.
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