Quale dovrebbe essere il prezzo di un certificato energetico?

A questa domanda diversi a nostro avviso due sono stati gli approcci dei professionisti chiamati a calcolare l'Energia Primaria necessaria per riscaldare e fornire a.c.s. all'immobile e a redigere il certificato con relativa classe energetica. Un approccio che definirei pragmatico e un approccio etico.

Un primo approccio, quello che abbiamo chiamato pragmatico, ha sostanzialmente interpretato o avvallato l'idea che il certificato costituisse l'ennesimo pezzo di carta da aggiungere alla documentazione allegata alla compravendita o al contratto di affitto. Con logica coerenza ha cercato di mettere sul mercato un "prodotto" che rispondesse al mero obbligo di legge con il minimo del costo veicolando il prodotto con ogni strumento su siti di coupon marketing e persino di aste on line. Il prezzo minimo per un ACE che ho personalmente visto è stato di 49 a Bologna  ed è stato catturato all'interno del principale sito di coupon marketing; sapendo che questo marchio chiede il 40% del prodotto venduto il tecnico ha incassato 29,40€ che moltiplicato per 89 certificati venduti ha incassato la fantastica cifra di 2616,60€ in totale, ovviamente diluito nel tempo con l'arrivo delle richieste di certificazione. 

E' un prezzo congruo?

Abbiamo provato a dare una valutazione analitica del prezzo di certificato basata sul valore di costo ovvero dell costo del tempo necessario per le varie attività propedeutiche alla redazione del certificato:

1. raccolta dati di input (90 minuti senza sopralluogo - 240' con sopralluogo supponendo ):
   1. raccolta dati sull'involucro (pareti, solai, finestre)
   2. raccolta dati planovolumetrici
   3. raccolta dati catastali e sulla proprietà
2. inserimento dati nel sofware (gratuito) realizzato dall'Enea (35-50 minuti):
   1.  inserimento dati (20 minuti)
   2. calcolo degli interventi migliorativi (15-30 minuti, dipende dal caso specifico)
3. stampa e rilegatura del certificato (10 minuti)

In totale si va da un minimo di 135 (senza sopralluogo) ad un massimo di 300 minuti ovvero 2,25 e 5 ore. Sono stati omessi ovviamente tutti i tempi morti/imprevisti che potrebbero ragionevolamente far aumentare i totali del 30%.

Tiriamo le somme.
Lavorando 2,25 ore il tecnico guadagna  29,40 lorde. Volendo essere ottimisti, pagando le spese pure di studio, di elettricità, l'ammortamento di sofware e hardware la cassa previdenziale le tasse di iscrizione all'albo questa cifra potrebbe ragionevolmente scendere del 30%. Si avrà quindi  un 20.80 € che soggetto a tassazione minima del 20% terrà per la famiglia poco più di 16 euro ovvero poco più di 7 € all'ora.

Gli aspetti positivi.
E' ovvio che se  il proprietario dell'immobile da vendere o da affittare non è caricato di un onere talvolta esagerato per le cifre in gioco (immaginiamo se confrontato con un canone di affitto di un appartamento in un mercato marginale), questi non avrà in antipatia il certificatore e avrà una idea meno vampirizzante degli aspetti energetici. Magari leggendola potrebe familiarizzare con i termini e i valori in esso contenuti e se il certificatore avrà voluto dedicare un po di tempo alla parte che descrive i possibili interventi migliorativi della classe energetica, conoscerà quali costi dovra assumersi per poter ridurre l'impatto e la spesa energetica dell'abitazione. Infine, se il certificatore non ha voluto solo guadagnare, potrebbe aver utilizzato l'occasione per cucire un rapporto con un propritario immobiliare che non si esaurirà in questa commessa e comunque avrà veicolato un messaggio che pone l'attenzione sulle tematiche che riguardano gli impatti di ciascuno nell'ambiente a partire dalla casa.

Dell'approccio etico ne parleremo la prossima puntata.