Il pianeta terra è in bancarotta. E' quanto riferisce uno studio del Global Footprint Network che analizza l'impatto delle attività umane in confronto alle risorse che il pianeta stesso è in grado di fornire. In altre parole il pianeta non è più in grado di garantire risorse rinnovabili per tutti gli abitanti della terra. Sarà forse il caso di fare attenzione ai nostri comportamenti, di rivedere il nostro stile di vita? Si ma come. Ridurre il numero di esseri umani sulla terra è un concetto un poco rischioso; ritornare a vivere come l'uomo primitivo non è politicamente corretto, passare a un economia socialista non è garanzia di sostenibilità. Io penso che in molte scelte quotidiane possiamo però sempre scegliere modalità a basso impatto ambientale senza dover abbassare il proprio standard di vita. Ad esempio potrebbe essere utile allo scopo, ma non voglio essere prescrittiva,  rinunciare a consumare asparagi provenienti dal Perù così come scegliere l'auto elettrica per muoversi anzichè quella a derivati del petrolio oppure spendere qualche soldo in più per coibentare la casa invece che cambiare telefonino tutti i mesi o comprensare producendo energia elettrica da fonti rinnovabili per la propria casa e ufficio prima di spendere una fortuna per i "full optional"  dell'ultima bomba dell'industria automobilistica. Potrebbe essere infine utile che in nostri VIP Very important Person che sono sempre dei riferimenti ai modelli di vita del popolo consumatore si evolvano in ZIP cioè in Zero Impact Person. Si innescherebbe la scintilla della vera e propria green economy vera alternativa alla economia della carta straccia della finanza.

Già che ci siete misurate il vostro impatto sul pianeta! (da Global Footprint Network)