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| Forte crescita globale del fotovoltaico, ma ancora leggera in Italia. |
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| Scritto da Francesco Campus | |||
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Forte crescita globale del fotovoltaico, ma ancora leggera in Italia. Lo stato dell’arte e i mercati emergenti a Intersolar 2023 (Munich).
Come ogni anno, la comunità degli operatori del fotovoltaico si è riunita a Monaco di Baviera, per la più importante fiera del settore: Intersolar. Magistralmente organizzata nella mastodontica e accogliente sede di Messe, con numerosi padiglioni e stand traboccanti di novità, l’evento ha visto un afflusso di visitatori ed espositori imponente. Nei primi giorni si sono svolte le conferenze e numerosi relatori si sono avvicendati raccontando i propri punti di vista sul mercato e sulle proiezioni future. Per quanto concerne lo stato dell’arte, Solar Power Europe ha evidenziato un trend di crescita davvero notevole e ha previsto potenze cumulate per i prossimi decenni che sono davvero impressionanti. Secondo l’International Energy Agency (IEA), nel 2027 il solo fotovoltaico avrà sorpassato il gas naturale e il carbone come volume di nuova potenza installata nell’anno per singola fonte di energia elettrica. Nel 2022 sono stati connessi alla rete altri 239 GW, che hanno portato la potenza cumulata globale sopra 1,2 TW. L’aumento rispetto all’anno precedente è stato del 45% ! EUROPA Spacchettando i numeri si può vedere come l’UE abbia fissato un ambizioso (ma sempre migliorabile), target di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili al 42,5% per il 2030. MERCATI EMERGENTI in EUROPA Polonia, Romania e Grecia sono attualmente i paesi che sembrano promettere i numeri di maggior crescita relativa (rispetto alla propria produzione attuale). ROMANIA La Romania dovrebbe aumentare notevolmente la sua potenza installata e si sta preparando ad ospitare una fabbrica di moduli della tedesca AE Solar che è progettata per una capacità iniziale di 2 GW e, a regime, di circa 10 GW annui (un terzo dei 30 GW che l’UE vuole produrre sul proprio territorio). Nel frattempo in Francia è stata pianificato un nuovo impianto di produzione di celle e di moduli, con una capacità futura di 3,5 GW annui (appena più grande di quella dell’ENEL in Sicilia). La riduzione dell’IVA (TVA) dal 19 al 5% sui moduli dovrebbe aumentare l’autoconsumo. Il freno alla crescita è anche rappresentato da una scarsità di operai specializzati e ben formati che rendono più difficile per un EPC portare a termine lavori impegnativi, come i diversi impianti enormi che sono progettati (e realizzati), in Romania. GRECIA Alcune previsioni dicono che la Grecia partendo dagli attuali 5,5 GW,potrebbe raggiungere anche i 16GW nel 2030. Triplicando la potenza in 6 anni e mezzo. ITALIA Il mercato italiano è ripartito, anche se non alla velocità sperata da alcuni operatori. Nel 2022 sono stati installati circa 2,48 GW di potenza fotovoltaica nel nostro Paese, piazzando l’Italia al posto numero 12 nel mondo per l’anno scorso. In buona parte (1,1 GW), fanno parte del mercato residenziale. “pompato” dal Superbonus 110 in particolare. Un 33% invece è dato da impianti tra i 200 kW e 1 MW. Solo il 16% tra 1 MW e 10 MW e un piccolissimo 6% dà la misura di quanti pochi MW facciano parte del segmento utility scale. Gli operatori, sono stati costretti a lungaggini infinite e a una corsa ad ostacoli negli ultimi 10 anni, non particolarmente favoriti dai soliti problemi del permitting, riducendo le possibilità di ottenere le autorizzazioni e allungandone le tempistiche oltre ogni ragionevole limite. Dunque il freno a mano tirato che aveva caratterizzato, loro malgrado, le performance di alcune imprese nostrane, sembra essere stato allentato, soprattutto dalla crisi energetica, anche se le scelte politiche dovrebbero essere più coraggiose e ci sono sempre molti veti ingiustificati a progetti fotovoltaici, in un periodo in cui invece è ormai evidente come l’indipendenza energetica debba essere generata dal sole e dal vento, non dalle fonti fossili inquinanti, di cui siamo ben poco provvisti, tra l’altro. Diverse pipeline di progetti sono in fase di sviluppo più o meno avanzato in Italia, ed altre sono in attesa di essere costruite, magari appena verranno risolti piccoli/grandi intoppi burocratici. E anche il mercato dello storage sembra molto promettente, seppure al momento sottodimensionato rispetto al potenziale. Per il 2023-2026, l’Italia dovrebbe installare 6,5 GW di media annua, anche se sembra difficile al momento che per l’anno in corso si superino i 5GW (e sarebbe già un buon risultato stando ai dati del primo trimestre). Si spera in una accelerazione che sia supportata anche dalla politica di sostengo alle rinnovabili. E si sente davvero il bisogno di misure pratiche che favoriscano il settore e l’iter autorizzativo. CANADA Anche il Canada ha introdotto misure importanti per riduzioni fiscali sugli investimenti in tecnologie verdi (compreso lo storage, soprattutto sviluppato in Ontario ed Alberta), fatti da società private. TOP 10 MARKETS: 1)CINA La sola Cina ha installato quasi 100 GW nel 2022, rimanendo di gran lunga il principale mercato mondiale ( con una crescita del 72% rispetto all’anno precedente), e dovrebbe aggiungere circa 160 GW di nuova produzione elettrica tra solare ed eolico nel 2023. 2)STATI UNITI Sono il secondo mercato mondiale per nuova potenza installata nel 2022 (con circa 20 GW), ma poco più del 20% della potenza installata in Cina nello stesso anno. Le previsioni di uno studio del National Renewable Energy Laboratory (NREL), descrivono uno scenario in cui nel 2030 la percentuale di energia elettrica prodotta da solare ed eolico potrebbe oscillare tra il 40% e il 62%. Le misure contro l’inflazione (Inflation Reduction Act), e gli incentivi e i crediti fiscali dovrebbero contribuire a facilitare una crescita ancora maggiore delle nuove produzioni da fonti rinnovabili. Mentre i prezzi dei moduli dovrebbero generalmente scendere nei prossimi 5 anni, ci si aspetta che rimangano significativamente alti negli USA (anche a causa delle politiche fiscali sull’import dalla Cina). 3)INDIA Terzo mercato mondiale e secondo asiatico con 17,4 GW. 4)BRASILE Sono attesi importanti investimenti (50 miliardi di REAIS o 9,5 miliardi di dollari ) in infrastrutture elettriche per potenziare la trasmissione di energia generata da solare ed eolico. Nel 2022 è stato il quarto mercato mondiale con 10,4 GW. 5)SPAGNA Primo mercato europeo nel 2022 (con circa 8,4 nuovi GW) e quinto nel mondo. Un mercato aumentato circa del 76% (!) rispetto all’anno precedente e supportato da PPA utility-scale dall’autoconsumo. 6)GERMANIA Se si guarda la Germania, padrona di casa qui a Monaco, si nota che abbia registrato già un aumento del 52% di nuove installazioni di sistemi residenziali nel 2022 rispetto al 2021, e soltanto nel primo trimestre del 2023 ha aggiunto altri 2,6 GW alla sua potenza fotovoltaica installata. Quasi quanto ha installato l’Italia in tutto il 2022! Superando così i 70 GW e avvicinandosi anno dopo anno all’ambizioso obbiettivo di 215GW da raggiungere nel 2030. Per avere un’idea di cosa significa possiamo considerare che tutto il fotovoltaico attualmente installato in Germania (che è molto!), verrà triplicato nei prossimi 6 anni e mezzo. La media che si richiede al Paese per mantenere una tabella di marcia in linea con gli obbiettivi è di circa 22 GW all’anno. In ogni caso nel 2022 è stata il secondo mercato europeo con 7,4 GW, dopo l’impressionante crescita della Spagna che è al primo posto. La Germania è al terzo posto al mondo per potenza pro capite installata (815W/capita). 7)GIAPPONE Scesa al settimo posto provenendo dal quarto con 6,5 GW che in buona parte sono dovuti alle precedenti FiT. 8)POLONIA La Polonia, tuttora fortissimo consumatore di carbone purtroppo (con il 70% del mix energetico), è diventata il terzo mercato europeo nel 2022 ed ha raggiunto l’11% della propria produzione elettrica da solare (essendo ferma all’1% solo 3 anni fa). Oggi ha 11 GW di installato, di cui 4,9 GW solo nel 2022, con previsione di arrivare a 25GW nel 2030. La crescita è stata guidata fin qui soprattutto dai prosumers da un lato, e, per quanto riguarda invece gli impianti utility scale, dai Contracts for Difference (CfDs), un sistema di aste che offre a chi si aggiudica il contratto di produzione e vendita dell’energia una sorta di bilanciamento del mercato che cerca di calmierare le oscillazioni dei prezzi energetici, tutelando sia gli investitori (offrendo una garanzia sulla compensazione), sia i consumatori (offrendo un prezzo stabile). Adesso i PPA cominciano ad essere più importanti. Chi cerca di entrare nel mercato polacco lo fa generalmente o comprando progetti rtb (ready to build), ma quelli di qualità iniziano a scarseggiare e ce ne sono diversi con problemi relativi al permitting o alla connessione, o sviluppandoli. Questa seconda opzione non è facile ed è anche ostacolata da problemi di infrastrutture elettriche non sempre adeguate alla velocità degli sviluppi. 9)OLANDA Nono mercato mondiale nel 2022 con 4,1 GW di nuove installazioni, anche su impianti galleggianti, data l’alta densità di popolazione e il relativamente poco spazio a disposizione sulla terra ferma rispetto alla densità di popolazione. L’Olanda è la seconda nazione al mondo per fotovoltaico installato pro capita. 10)AUSTRALIA L’Australia è il primo Paese al mondo per potenza di fotovoltaico installato pro capite (1,191kW/capita). Ed è il decimo al mondo per potenza installata nel solo 2022con circa 4 GW. E’ chiaro che l’energia solare può arrivare dove altre fonti energetiche non arrivano. Sarebbe il caso che in Italia e non solo, la cornice regolatoria e le procedure del permitting fossero comprese e migliorate dalla politica e studiate insieme agli operatori, per aiutare il legislatore a capire come la ricchezza e la “pulizia” dell’’energia del sole, se sostenuta, può essere allo stesso tempo un grande volano per la l’economia e l’occupazione, uno strumento di lotta al cambiamento climatico e progressivamente aiutare la transizione dalle fonti fossili a quelle rinnovabili.
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