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| El Mirador Torre Gloríes. Architettura sostenibile, innovazione, futuro e ambiente a Barcellona. |
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| Scritto da Francesco Campus | |||
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Una torre di 144 metri, con una vista panoramica e riflessiva sulla sostenibilità ambientale delle città.
Una visita al Mirador Torre Glòries (che fa parte degli edifici della World Federation of Great Towers insieme alla Torre Eiffel di Parigi , all’ Empire State Building di New York, o al Burj Khalif di Dubai), consente di immergersi in uno spazio fisico e mentale al tempo stesso futuristico, interattivo, panoramico e turistico. L’immobile di proprietà di MERLIN Properties, è stato progettato dai famosi architetti Jean Nouvel e Fermín Vázquez, e ricorda un geyser. Ma ci sono molti aspetti che aprono gli occhi sulle tematiche ambientali della città, (che non a caso ospita anche la fiera Smart Cities Expo). Aperto nel maggio 2022, il Mirador, è stato visitato da centinaia di migliaia di persone attratti sia dall’aspetto esteriore di questo gigantesco “cetriolo” colorato, sia dall’esperienza complessiva della torre. La prima una esposizione, al piano terra, è composta da 5 installazioni (Prologue, Barcelonians, Atmospheres, Rhythms and Sirena), e che prende il nome di Hyperview Barcelona basata su arte, tecnologia, e dati. Ci sono ad esempio scultura di carta che rappresentano animali e altri soggetti sospesi in capsule cubiche e trasparenti. Nell’installazione Atmospheres, su uno schermo digitale di più di 100m2 sono proiettati i dati raccolti in tempo reale sul flusso di auto e di mezzi di trasporto in movimento nella città. Il monitoraggio dei quali dà un’idea dell’attenzione alla vivibilità e al controllo delle emissioni e dell’organizzazione della mobilità urbana. Divisa in 4 “momenti” di esperienza visiva e sonora, descrive e rappresenta:
In questo modo si ha un’idea rappresentata del continuo pulsare di un ecosistema urbano in parte influenzato e regolato dall’uomo e in parte subìto dall’uomo (con il traffico, i rumori, l’inquinamento dell’aria e quello acustico di sottofondo). La città infatti può contare su trasporti pubblici efficienti e in buona parte ibridi (dunque silenziosi ed ecosostenibili), o su rotaie (con 11 linee di metropolitane e una ferrovia urbana assolutamente invidiabile), sul bike sharing (anche elettrico), e sull’effettiva convenienza, in molti contesti, a servirsi del servizio pubblico piuttosto che di quelli privati. Vengono inoltre rappresentati i suoni con tanto di misurazione di decibel dei vari uccelli cittadini, dei rumori del traffico e di altro tipo. La schermata digitale trasmette il senso di controllo e rappresentazione grafica in movimento di una città pulsante. L’edificio si trova all’incrocio tra tre grandi vie: Avinguda Diagonal, Avinguda Meridiana e Gran Via. Salendo con il velocissimo ascensore al 30esimo piano si può sperimentare la vista a 360 gradi della città offerta dall’Observation Deck. Dal centro del distretto denominato “@22”, il centro tecnologico situato tra Glories e Poblenou, dove hanno sede moltissime start up e coworking center oltre ai centri pubblici e privati che offrono formazione e sviluppo di competenze, nuove tecnologie e imprese innovative. A quel punto di può visitare l’opera d’arte “interattiva” percorribile e permanente chiamata Cloud Cities Barcelona frutto dell’artista argentino Tomás Saraceno.
Si tratta di una struttura che mi ha ricordato le formule chimiche delle molecole, degli idrocarburi, costruita con superfici di legno e cavi di metallo e all’interno della quale ci si può addentrare, per non dire arrampicare. Una sorta di reticolato, o di ragnatela di esagoni attraversabili (per chi non soffre di vertigini e ha una scelta scioltezza articolare viso che non sono esagoni molto grandi e che si trovano tra 4 e 10 metri di altezza dal pavimento), che consentono un percorso atipico nella geometria di una sorta di alveare artificiale e che spinge a considerare il futuro ambientale e verticale dell’architettura urbana. L’ipotetica ragnatela vorrebbe suggerire una collaborazione rispettosa tra l’uomo e l’ambiente che è ormai diventata molto complicata, ma che andrebbe ricostruita, valorizzata e tutelata. Ulteriori informazioni sono reperibili al sito web ufficiale: https://www.miradortorreglories.com/en/welcome-it/
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