Mi occupo di rinnovabili e di efficienza energetica da quando ho messo al mondo dei figli; in più da quando ho conosciuto la storia di antiche civiltà scomparse e di quali fossero stati i motivi di tali estinsioni (alla base vi era sempre lo fruttamento eccessivo del territorio su cui vivevano - cfr "Collasso" di Jared Diamond) ho rafforzato la convinzione che occorra cambiare le nostre abitudini di vita. Certo possibilmente senza ridurne i comfort.
Per fortuna negli ultimi anni sono state sviluppate tecnologie in grado di ridurre i consumi mantenendo lo stesso livelli di comfort se non migliorarandolio: settori in cui l'Italia ha industrie e prodotti di levatura internazionale.
Queste tecnologie non hanno avuto il successo che sarebbe stato auspicabile. I consumi delle famiglie, per via di un tam tam mediatico continuo (foraggiato?) si sono rivolti invece verso merci decisamente più "sexy": ci si è indebitati per qualche iphone all'anno o schermi ultrapiatti con dimensioni da cinema piuttosto che per ridurre la bolletta energetica.
Se una famiglia invece di acquistare una montagna di tecnologia superflua o doppioni hi-tech avesse installato 2 kWp fotovoltaici sul tetto non si lamenterebbe dei costi in bolletta e non imprecherebbero con coloro che godono degli incentivi; ne sarebbero stati anche loro benificiari.
Ma niente paternalismi, quale la soluzione si può prospettare. Da una parte secondo me sarebbe necessaria una campagna mediatica che, analogamente a quanto fatto per la merce del superfluo, indirizzi l'attenzione del consumo verso prodotti meno energivori o di autoproduzione di energia elettrica e termica o in altre parole faccia volgere le aspirazioni dei consumatori da un modello VIP (very important person) a uno ZIP (zero impact person).
Parallelamente, sarebbe utile se non necessario avviare un mercato delle "quote verdi" personali, un po' come avviene ora per i certificati verdi imposti alle aziende di produzione di energia.
Si verrebbe a creare nel mercato condizioni di equilibrio tra domanda e offerta ove coloro che acquistano un SUV 5000cc possano farlo ma a condizione di compensare in qualche modo le loro immissioni in atmosfera .. non so lavandosi di meno ;-) ... o installando un solare termico a compensazione oppure meglio ancora acquistando quote verdi da altri cittadini più virtuosi (innsescando anche un processo di riequilibrio della ricchezza sullo sfondo di una crescita del PIL basata su prodotti sostenibili).
Comunque, a parte i voli pindarici, il cittadino colpito dalla notizia che volesse essere subito operativo in tema della sostenibilità personale dovrebbe cominciare a prendere contatto con i kWh di consumo della propria casa richiedendo un APE Attestato di Prestazione Energetica. Ne possono scaturire delle sorprese su come basterebbe poco per abbassare le bollette. Altro che gruppi di acquisto di Altroconsumo.
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